domenica 20 aprile 2025

Sovraffollamento carceri, Gratteri: "Le parole di Nordio sono sconcertanti"... a cura di acr e CRV


25 aprile - Festa della Liberazione. 
Intervista al professor Luca Baldissara...
Per comprendere meglio l’importanza dell'anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo, ne parliamo con il prof. Luca Baldissara, docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Filosofia e Comunicazione all’Università di Bologna. E con il nostro amico Giornalista e scrittore Corrado Augias!

Intervista alla storia sul 25 Aprile LIBERTÀ  DEI POPOLI E ....SUDDITI!
a cura di S. D. M. di Crv e Acr* 

Il 25 aprile è una data piena di SIMBOLI... É una festa INTERNAZIONALE, ma vediamo in ltalia, che cosa avvenne esattamente nelle giornate di primavera di 80 anni fa?!
I Partigiani sfilarono per le strade di milano...
Il 25 aprile 1945 a Milano - dove operava il CNL =Comitato di liberazione Alta Italia,
 il principale organo di governo clandestino della Resistenza e venne liberata la nostra Patria mentre ancora affluivano in città le formazioni partigiane lombarde. Questa giornata è stata presa come data simbolo della fine della guerra e della nostra liberazione, prima provvedendo a festeggiarla ...fin dal 1946, con una decisione  ad hoc del governo, e poi, nel 1949, proclamandola festa nazionale permanente.

Il 25 aprile è in realtà un giorno "spalmato" nell'arco di più giorni: "il 21 viene liberata Bologna, la prima importante città alle spalle della Linea Gotica, il cui controllo è assunto dai partigiani a ridosso dell'arrivo degli Alleati, (...Francia Inghilterra e Stati Uniti). Poi seguono il 22 Modena, il 24 Reggio Emilia, La Spezia, Genova, Asti. Il 25 Milano e Savona. Il 26 Novara, Parma e Vercelli. E via via tutte le città e i paesi del Nord Italia.

L’insurrezione raggiunge il culmine 
(militare e politico) della guerra partigiana, per garantire il riscatto dalle viltà del fasci-nazismo nel provocare la guerra e cercare la necessità di rinnovamento nella profondità delle strutture politiche e istituzionali dello stato italiano, umiliato e deriso dal ventennio fascista e dall'epilogo della seconda guerra mondiale 40/45.
Ora sentiamo cosa ne pensano.. da alcuni emeriti antifascisti...
Il Professor Luca Baldissara e il Giornalista, scrittore e filosofo più  seguito ed amato da sempre... Corrado Augias ... nei loro recenti saggi  e pensieri, hanno sottolineato come in quel giorno i fatti siano stati vissuti in modo assai diverso nelle varie parti d'Italia e di conseguenza la "memoria" sia stata tramandata in modo differente, spieghiamo in quale modo?!
Il 25 aprile, oltre a ricordarlo in un basilare momento simbolico della "Liberazione", si rivela... l’inizio di un percorso ... difficile e lento di ricongiungimento degli italiani, che hanno vissuto differenti realtà e di vita e di guerra.

Il 25 aprile è stata la somma imprecisa di diversi ... 25 aprile di Liberazione: per un terzo del Paese segna la fine della guerra e dell'inimicizia tra italiani (fascisti e antifascisti) e linvasore tedesco (nazisti), per i rimanenti due terzi, scendendo la penisola, il termine di un conflitto ormai distante, offuscato semmai dalle diverse realtà in atto per un difficilissimo presente. 
Le memorie non possono che riflettere questa diversificazione del ricordo collettivo, con le fratture che allora hanno suscitato e che non si lasciarono facilmente ricomporre in una memoria pubblica e unitaria del "25 aprile".

Le truppe alleate entrarono a Bologna il 21 aprile 1945! Ha significato un 25 aprile per la storia d'Italia e deve essere fondamentale ricordarlo ogni anno!....
"Non c’è possibilità di salvezza nella neutralità e nell’isolamento", scrive il 28/11/ 1943 Giaime Pintor, motivando la scelta partigiana che lo avrebbe portato alla morte. In queste parole vi è il senso profondo, dell’etica individuale e di una generazione che si oppose al Nazi-fascismo.
Ora ascoltiamo Corrado Augias ...sul 25 Aprile... significa riassumere tutta la questione in una sola realtà,  per nulla semplificante: *COSTITUZIONE!* Qualsiasi riflessione ... sia sulla realtà e sia sui fatti storici si concentra ... *sempre su questa Carta che finirà per incarnare la nostra liberazione. "COSTITUZIONE"...* 
Oggi, pur in un mondo completamente diverso, dove però la guerra è riemersa drammaticamente come orizzonte di realtà, quelle parole consentono di cogliere quanto di attuale c’è nella scelta di allora, di individuare una "utilità" della conoscenza della storia per l’oggi e per il futuro, di restituire un senso al 25 aprile.
Per quella generazione era la guerra che aveva imposto la "presa di possesso del concreto”, mettendo la società di fronte ai pericoli “che minacciano i presupposti di ogni vita individuale"... e spingendo ad una "corsa verso la politica" destinata secondo Pintor, Augias e altri a riprodursi "ogni volta che la politica cessa di essere ordinaria amministrazione e impegna tutte le forze di una società per salvarla da una grave malattia, per rispondere a un estremo pericolo". Questo, che per essi...costituiva il "senso morale" della mobilitazione collettiva, è, oggi come allora, il valore intimo, essenziale, necessario della scelta di impegnarsi per l'utilità comune riassunta nel 25 aprile...
Parlare di 25 Aprile e di liberazione con Augias, poi diventa un impegno, nella consapevolezza della differenza profonda che c'è... tra liberarsi e... restare liberi. Da questo punto di vista Augias, vede questo passaggio ...dalla Resistenza al varo della Costituzione Italiana ...decisivo! 
La Liberazione, certo. "La nostra Resistenza...( dice ..sempre Augias) ci permise di liberarci con dignità.  Poi dopo la liberazione arrivò la libertà  e la nostra Costituzione che ci permise di ritornare a pieno titolo nel consesso internazionale. La Carta di legittimazione e liberazione per poterci presentare di nuovo davanti al resto del mondo, dopo la fine della Seconda guerra mondiale e del nazifascismo". Quel rientro nel mondo internazionale... a testa alta... è  nelle parole  di Alcide De Gasperi che le pronunciò  il 10 agosto del 1946 alla Conferenza di Pace di Parigi... da presidente del Consiglio dei Ministri...
 "Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: è come soprattutto la mia qualifica da ex nemico, che mi fa ritenere un imputato, l'essere arrivato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione"... Cio dimostra.. se ve ne fosse bisogno come ... si deve comportare chi ci rappresenta... davanti al mondo... 
(non come ora che il governo vede: la lega filoputiniana che non vuole il riarmo dell'Europa con ottocento miliardi di armi alle nazioni europee e fratelli d'italia filotrampiana che vuole il riarmo europeo di ottocento miliardi di armi alle nazioni europee)!
Dopo 80 anni di pace e senza aver fatto i conti con la storia...sul misero ventennio di dittatura fascista.. culminato con la tragica 2a guerra Mondiale del 40/45...

Buon 25 Aprile!

* il Milanese-Acr e Crv

CRV ACR... RICORDIRingrazio anticipatamente chi non vorrebbe vedere più le ns attività a cura del Centro Ricerche VALASSINESI-CRV

 








Ricordi di acraccademia4658.blogspot.com dal IX Premio di Poesia il Baggese 29 11 1997 parte 2 alla 36a edizione dell'Oscar No al bullismo...

Ecco l'ennesima poesia per l'Oscar "No al Bullismo e alla Guerra... 36a edizione...

*Trump e Putin... ma venite in Ucraina!*
  Poetessa Ucraina *

Caro Trump e Putin...
Benvenuti in Ucraina!
Vedrete le case distrutte
le rovine ...che brutte!
Benvenuti a Kiev ...
Vostro Onore e Maestà ...
chiediamo perdono e pietà. 
CaroTrump non serve dire...
come dovrebbe vestire,
serve capire, parlare.. aiutare!!!
Come la guerra, presto fermare!?
Il mondo non fatto male a nessuno.
Perché per mondo fa male qualcuno...
Nella gioia dolore...
Quale mondo ha il colore...
Popolo vuole... la vita migliore.
Come il miele amore ha dolce sapore.
Basta! Bullismo crudele è la Guerra...
Vogliamo la pace nel mondo... 
la nostra... Terra... la pretendiamo!

*Natalya

 Altra Poesia...per l'Oscar!

*PACE...?* 
  Marciam nelle piazze... andiam*
 Con tanto amore e un mar di simpatia.
EccoVi una poesia da parte mia...
Vi mando tanti abbracci e baci. 
Speriam arrivi subito... ma non doveva..
Essere una veloce e beata PACE? ...
Alla RIELEZIONE di TRUMP ...che Tace!?
La guerra PROSEGUE ed é ...Putroppo,
Mal... Verace.

*N.


lunedì 14 aprile 2025

TRIANGOLO LARIANO di Aprile 2025 e Trump, Carofiglio: "Deborda verso la menzogna"... a cura di clubfturati.blogspot.com


25 aprile - Festa della Liberazione. 
Intervista al professor Luca Baldissara...
Per comprendere meglio l’importanza dell'anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo, ne parliamo con il prof. Luca Baldissara, docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Filosofia e Comunicazione all’Università di Bologna. E con il nostro amico Giornalista e scrittore Corrado Augias!

Intervista alla storia sul 25 Aprile LIBERTÀ  DEI POPOLI E ....SUDDITI!
a cura di S. D. M. di Crv e Acr* 

Il 25 aprile è una data piena di SIMBOLI... É una festa INTERNAZIONALE, ma vediamo in ltalia, che cosa avvenne esattamente nelle giornate di primavera di 80 anni fa?!
I Partigiani sfilarono per le strade di milano...
Il 25 aprile 1945 a Milano - dove operava il CNL =Comitato di liberazione Alta Italia,
 il principale organo di governo clandestino della Resistenza e venne liberata la nostra Patria mentre ancora affluivano in città le formazioni partigiane lombarde. Questa giornata è stata presa come data simbolo della fine della guerra e della nostra liberazione, prima provvedendo a festeggiarla ...fin dal 1946, con una decisione  ad hoc del governo, e poi, nel 1949, proclamandola festa nazionale permanente.

Il 25 aprile è in realtà un giorno "spalmato" nell'arco di più giorni: "il 21 viene liberata Bologna, la prima importante città alle spalle della Linea Gotica, il cui controllo è assunto dai partigiani a ridosso dell'arrivo degli Alleati, (...Francia Inghilterra e Stati Uniti). Poi seguono il 22 Modena, il 24 Reggio Emilia, La Spezia, Genova, Asti. Il 25 Milano e Savona. Il 26 Novara, Parma e Vercelli. E via via tutte le città e i paesi del Nord Italia.

L’insurrezione raggiunge il culmine 
(militare e politico) della guerra partigiana, per garantire il riscatto dalle viltà del fasci-nazismo nel provocare la guerra e cercare la necessità di rinnovamento nella profondità delle strutture politiche e istituzionali dello stato italiano, umiliato e deriso dal ventennio fascista e dall'epilogo della seconda guerra mondiale 40/45.
Ora sentiamo cosa ne pensano.. da alcuni emeriti antifascisti...
Il Professor Luca Baldissara e il Giornalista, scrittore e filosofo più  seguito ed amato da sempre... Corrado Augias ... nei loro recenti saggi  e pensieri, hanno sottolineato come in quel giorno i fatti siano stati vissuti in modo assai diverso nelle varie parti d'Italia e di conseguenza la "memoria" sia stata tramandata in modo differente, spieghiamo in quale modo?!
Il 25 aprile, oltre a ricordarlo in un basilare momento simbolico della "Liberazione", si rivela... l’inizio di un percorso ... difficile e lento di ricongiungimento degli italiani, che hanno vissuto differenti realtà e di vita e di guerra.

Il 25 aprile è stata la somma imprecisa di diversi ... 25 aprile di Liberazione: per un terzo del Paese segna la fine della guerra e dell'inimicizia tra italiani (fascisti e antifascisti) e linvasore tedesco (nazisti), per i rimanenti due terzi, scendendo la penisola, il termine di un conflitto ormai distante, offuscato semmai dalle diverse realtà in atto per un difficilissimo presente. 
Le memorie non possono che riflettere questa diversificazione del ricordo collettivo, con le fratture che allora hanno suscitato e che non si lasciarono facilmente ricomporre in una memoria pubblica e unitaria del "25 aprile".

Le truppe alleate entrarono a Bologna il 21 aprile 1945! Ha significato un 25 aprile per la storia d'Italia e deve essere fondamentale ricordarlo ogni anno!....
"Non c’è possibilità di salvezza nella neutralità e nell’isolamento", scrive il 28/11/ 1943 Giaime Pintor, motivando la scelta partigiana che lo avrebbe portato alla morte. In queste parole vi è il senso profondo, dell’etica individuale e di una generazione che si oppose al Nazi-fascismo.
Ora ascoltiamo Corrado Augias ...sul 25 Aprile... significa riassumere tutta la questione in una sola realtà,  per nulla semplificante: *COSTITUZIONE!* Qualsiasi riflessione ... sia sulla realtà e sia sui fatti storici si concentra ... *sempre su questa Carta che finirà per incarnare la nostra liberazione. "COSTITUZIONE"...* 
Oggi, pur in un mondo completamente diverso, dove però la guerra è riemersa drammaticamente come orizzonte di realtà, quelle parole consentono di cogliere quanto di attuale c’è nella scelta di allora, di individuare una "utilità" della conoscenza della storia per l’oggi e per il futuro, di restituire un senso al 25 aprile.
Per quella generazione era la guerra che aveva imposto la "presa di possesso del concreto”, mettendo la società di fronte ai pericoli “che minacciano i presupposti di ogni vita individuale"... e spingendo ad una "corsa verso la politica" destinata secondo Pintor, Augias e altri a riprodursi "ogni volta che la politica cessa di essere ordinaria amministrazione e impegna tutte le forze di una società per salvarla da una grave malattia, per rispondere a un estremo pericolo". Questo, che per essi...costituiva il "senso morale" della mobilitazione collettiva, è, oggi come allora, il valore intimo, essenziale, necessario della scelta di impegnarsi per l'utilità comune riassunta nel 25 aprile...
Parlare di 25 Aprile e di liberazione con Augias, poi diventa un impegno, nella consapevolezza della differenza profonda che c'è... tra liberarsi e... restare liberi. Da questo punto di vista Augias, vede questo passaggio ...dalla Resistenza al varo della Costituzione Italiana ...decisivo! 
La Liberazione, certo. "La nostra Resistenza...( dice ..sempre Augias) ci permise di liberarci con dignità.  Poi dopo la liberazione arrivò la libertà  e la nostra Costituzione che ci permise di ritornare a pieno titolo nel consesso internazionale. La Carta di legittimazione e liberazione per poterci presentare di nuovo davanti al resto del mondo, dopo la fine della Seconda guerra mondiale e del nazifascismo". Quel rientro nel mondo internazionale... a testa alta... è  nelle parole  di Alcide De Gasperi che le pronunciò  il 10 agosto del 1946 alla Conferenza di Pace di Parigi... da presidente del Consiglio dei Ministri...
 "Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: è come soprattutto la mia qualifica da ex nemico, che mi fa ritenere un imputato, l'essere arrivato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione"... Cio dimostra.. se ve ne fosse bisogno come ... si deve comportare chi ci rappresenta... davanti al mondo... 
(non come ora che il governo vede: la lega filoputiniana che non vuole il riarmo dell'Europa con ottocento miliardi di armi alle nazioni europee e fratelli d'italia filotrampiana che vuole il riarmo europeo di ottocento miliardi di armi alle nazioni europee)!
Dopo 80 anni di pace e senza aver fatto i conti con la storia...sul misero ventennio di dittatura fascista.. culminato con la tragica 2a guerra Mondiale del 40/45...

Buon 25 Aprile!

* il Milanese-Acr e Crv

...POESIA x l'Oscar 
NO AL BULLISMO .. ALLA GUERRA... ALLA VIOLENZA... SI, alla Liberta!

La libertà  del 25 APRILE!

... niente al mondo vale.. un secondo vissuto accanto a te .. vale un gesto tuo, un tuo movimento... niente al mondo mi ha mai dato tanto, da emozionarmi come quando siamo .. "NOI insieme e UNICI" .. 
Tu mi dai la LIBERTÀ..
GRAZIE DI
E S I S T E R E!

Da ..Gio... e Max P. "da canzoni e pensieri “.. sempre.. nient’altro che noi”.. sogno.. ..poi vivo e ti ho! Fuggo l'amara realtà.. chiedo allo specchio: "Perchè non rifletti un po' prima di rimandare la mia immagine?... vorrei la Sua di Madonna!"
.. ti piace!? graz. x il tuo 5X1000 ad ACR(ONLUS di fatto) e CRV=CENTRORICERCHEVALASSINESI e alla Fondazione di Don Gino Rigoldi !




Il filosofo Stefano Bonaga shock: "Siamo in mano a questi due malati, Trump a cura di 25092009messainduomoxsanpadrepio.blogspot.com..


“Qui nell’isola
il mare
e quanto mare
esce da sé stesso
in ogni momento,
dice di sì, di no,
di no, di no, di no,
dice di sì nell’azzurro,
nella spuma, nel galoppo,
dice di no, di no.”
- Pablo Neruda

Pablo Neruda recita questi versi a Massimo Troisi in una bellissima scena del film “Il Postino”.

Si incontrano quasi per caso, in riva al mare, su un’isola… Vuoi essere anche tu come quel poeta cileno nel film?

Beh, non solo potrai recitare i tuoi versi, in un anfiteatro in riva al mare…

🖋 Ma semplicemente inviando una poesia al 3° Concorso Internazionale di Poesia inedita “Isola di Stromboli”.

Avrai la possibilità di essere eletto come Vincitore dell’Isola dei Poeti e di vincere diversi premi letterari del valore totale di 8000€:

✅ Super Premio Straordinario: 500 euro per visitare in un fine settimana l'Isola magica di Stromboli! 

✅ Una pubblicazione monografica gratuita con grande firma a scelta tra Giuseppe Aletti, Alessandro Quasimodo, Hafez Haidar, Francesco Gazzè, Alfredo R. Mogol, Cosimo Damiano Damato

✅ Addetto stampa personale con 10 articoli garantiti sulla stampa nazionale e locale della tua città

✅ Trofeo, targa e medaglia (solo per i primi 10 classificati)

✅Un format televisivo di 22 minuti in cui sarai intervistato da Alessandro Quasimodo o Hafez Haidar.

✅ il video corso di scrittura poetica "La Nuova Era della Poesia" ideato e condotto da Giuseppe Aletti. Il corso, composto da ben 23 ore contenente il rivoluzionario Metodo Aletti

✅Audiolibro con le tue poesie recitate da Alessandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel e attore per i più grandi registi italiani come Fellini, Lina Wertmüller, Ugo Tognazzi e Ugo Gregoretti.

✅Un Docufilm sulla tua vita e produzione poetica da girare sempre nella bellissima Isola di Stromboli!

Scopri tutti i bonus: https://rivistaorizzonti.net/concorso-di-poesia-inedita-isola-di-stromboli

Chi sono i Presidenti di Giuria?

🖋 Giuseppe Aletti - Editore, poeta, critico letterario, è considerato un punto di riferimento per la poesia in Italia. 

La sua raccolta "I Decaduti" è stata scelta dalla Casa della Poesia del Marocco per essere tradotta e pubblicata in arabo e sarà presentata presso l’università di Casablanca. 

Ha ricevuto numerosi riconoscimenti per la sua attività letteraria: è stato il fondatore della rivista letteraria "Orizzonti", dell'unico Paese della Poesia in Italia, e del più importante festival poetico italiano "Il Federiciano".

È il fondatore della Prima Accademia di Scrittura Poetica Giuseppe Aletti. 

Il suo nuovo, attesissimo libro “Da una Feritoia Osservo Parole – 365 Rotte Per il Nuovo Giorno” ha raggiunto il 3° posto nella classifica dei bestseller di Amazon e il 1° posto nella classifica di IBS.

🖋Hafez Haidar - Poeta, accademico emerito, traduttore per Rizzoli, Mondadori, Piemme, Fabbri Editore etc.

Tra i più importanti traduttori dall'arabo in italiano del grande poeta Khalil Gibran.

La sua traduzione de' "Le mille e una notte" edita da Mondadori, è da sempre tra le più vendute in Italia.

Candidato al Premio Nobel nel 2017. È direttore di numerose manifestazioni culturali di valenza Internazionale. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti e premi per la sua attività letteraria e accademica.

Tutti i poeti dovrebbero visitare almeno una volta nella vita, questa isola magica, piena di energia e di bellezza, per ricevere in dono nuove ispirazioni. 

Non perdere questa occasione di andarci al prezzo di una poesia!

Per partecipare: https://rivistaorizzonti.net/concorso-di-poesia-inedita-isola-di-stromboli

Partecipazione Gratuita!

venerdì 11 aprile 2025

Il prof. Vecchioni spiega l'origine della parola "dazio" a cura di Crv-Centro Ricerche Valassinese


25 aprile - Festa della Liberazione. Intervista al professor Luca Baldissara...
Per comprendere meglio l’importanza dell'anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo, ne parliamo con il prof. Luca Baldissara, docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Filosofia e Comunicazione all’Università di Bologna. E con il nostro amico Giornalista e scrittore Corrado Augias!

Intervista alla storia sul 25 Aprile LIBERTÀ  DEI POPOLI E SUDDITI!
a cura di S. D. M. di Crv e Acr* 

Il 25 aprile è una data piena di SIMBOLI... É una festa INTERNAZIONALE, ma vediamo l'talia, che cosa avvenne esattamente nelle giornate di primavera di 80 anni fa?!
I Partigiani sfilarono per le strade di milano...
Il 25 aprile 1945 a Milano - dove operava il CNL =Comitato di liberazione Alta Italia,
 il principale organo di governo clandestino della Resistenza e venne liberata la nostra Patria mentre ancora affluivano in città le formazioni partigiane lombarde. Questa giornata è stata presa come data simbolo della fine della guerra e della nostra liberazione, prima provvedendo a festeggiarla fin dal 1946, con una decisione  ad hoc del governo, e poi, nel 1949, proclamandola festa nazionale permanente.

Il 25 aprile è in realtà un giorno "spalmato" nell'arco di più giorni: "il 21 viene liberata Bologna, la prima importante città alle spalle della Linea Gotica, il cui controllo è assunto dai partigiani a ridosso dell'arrivo degli Alleati, (...Francia Inghilterra e Stati Uniti). Poi seguono il 22 Modena, il 24 Reggio Emilia, La Spezia, Genova, Asti. Il 25 Milano e Savona. Il 26 Novara, Parma e Vercelli. E via via tutte le città e i paesi del Nord Italia.

L’insurrezione raggiunge il culmine (militare e politico) della guerra partigiana, per garantire il riscatto dalle viltà del fasci-nazismo nel provocare la guerra e cercare la necessità di rinnovamento nella profondità delle strutture politiche e istituzionali dello stato italiano, umiliato e deriso dal ventennio fascista e dall'epilogo della seconda guerra mondiale 40/45.
Ora sentiamo da alcuni emeriti antifascisti...
Il Professor Luca Baldissara e il Giornalista, scrittore più  seguito ed amato da sempre... Corrado Augias ... nei loro recenti saggi  che hanno sottolineato come in quel giorno i fatti siano stati vissuti in modo assai diverso nelle varie parti d'Italia e di conseguenza la "memoria" sia stata tramandata in modo differente, spieghiamo in quale modo?!
Il 25 aprile, oltre a ricordarlo in un basilare momento simbolico della "Liberazione", si rivela... l’inizio di un percorso ... difficile e lento di ricongiungimento degli italiani, che hanno vissuto differenti realtà e di vita e di guerra.

Il 25 aprile è stata la somma imprecisa di diversi ... 25 aprile di Liberazione: per un terzo del Paese segna la fine della guerra e dell'inimicizia tra italiani (fascisti e antifascisti) e linvasore tedesco (nazisti), per i rimanenti due terzi, scendendo la penisola, il termine di un conflitto ormai distante, offuscato semmai dalle diverse realtà in atto per un difficilissimo presente. Le memorie non possono che riflettere questa diversificazione del ricordo collettivo, con le fratture che allora hanno suscitato e che non si lasciarono facilmente ricomporre in una memoria pubblica e unitaria del "25 aprile".

Le truppe alleate entrarono a Bologna il 21 aprile 1945! Ha significato un 25 aprile per la storia d'Italia e deve essere fondamentale ricordarlo ogni anno!....
"Non c’è possibilità di salvezza nella neutralità e nell’isolamento", scrive il 28/11/ 1943 Giaime Pintor, motivando la scelta partigiana che lo avrebbe portato alla morte. In queste parole vi è il senso profondo, dell’etica individuale e di una generazione che si oppose al Nazi-fascismo.
Ora ascoltiamo Corrado Augias sul 25 Aprile... significa riassumere tutta la questione in una sola realtà,  per nulla semplificante: *COSTITUZIONE!* Qualsiasi riflessione ... sia sulla realtà e sia sui fatti storici si concentra ... *sempre su questa Carta che finirà per incarnare la nostra liberazione. "COSTITUZIONE"...* 
Oggi, pur in un mondo completamente diverso, dove però la guerra è riemersa drammaticamente come orizzonte di realtà, quelle parole consentono di cogliere quanto di attuale c’è nella scelta di allora, di individuare una "utilità" della conoscenza della storia per l’oggi e per il futuro, di restituire un senso al 25 aprile.

Per quella generazione era la guerra che aveva imposto la "presa di possesso del concreto”, mettendo la società di fronte ai pericoli “che minacciano i presupposti di ogni vita individuale" e spingendo ad una "corsa verso la politica" destinata secondo Pintor a riprodursi "ogni volta che la politica cessa di essere ordinaria amministrazione e impegna tutte le forze di una società per salvarla da una grave malattia, per rispondere a un estremo pericolo". Questo, che per Pintor costituiva il "senso morale" della mobilitazione collettiva, è, oggi come allora, il valore intimo, essenziale, necessario della scelta di impegnarsi per l'utilità comune riassunta nel 25 aprile...
Parlare di 25 Aprile e di liberazione con Augias diventa un impegno, nella consapevolezza della differenza profonda che c'è... tra liberarsi e... restare liberi. Da questo punto di vista Augias, vede questo passaggio ...dalla Resistenza al varo della Costituzione Italiana ...decisivo! 
La Liberazione, certo. "La nostra Resistenza...( dice Augias) ci permise di liberarci con dignità.  Poi dopo la liberazione arrivò la libertà  e la nostra Costituzione che ci permise di ritornare a pieno titolo nel consesso internazionale. La Carta di legittimazione e liberazione per poterci presentare di nuovo davanti al resto del mondo, dopo la fine della Seconda guerra mondiale e del nazifascismo". Quel rientro nel mondo internazionale... a testa alta... è  nelle parole  di Alcide De Gasperi che le pronunciò  il 10 agosto del 1946 alla Conferenza di Pace di Parigi... da presidente del Consiglio dei Ministri...
 "Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: è come soprattutto la mia qualifica da ex nemico, che mi fa ritenere un imputato, l'essere arrivato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione"... Cio dimostra.. se ve ne fosse bisogno come ... si deve comportare chi ci rappresenta... davanti al mondo... 
(non come ora che il governo vede: la lega filoputiniana che non vuole il riarmo dell'Europa con ottocento miliardi di armi alle nazioni europee e fratelli d'italia filotrampiana che vuole il riarmo europeo di ottocento miliardi di armi alle nazioni europee)!
Dopo 80 anni di pace e senza aver fatto i conti con la storia...sul misero ventennio di dittatura fascista.. culminato con la tragica 2a guerra Mondiale del 40/45...

Buon 25 Aprile!

* il Milanese-Acr e Crv

martedì 8 aprile 2025

Salvini intervista Elon Musk, l'editoriale di Massimo Gramellini a cura di acraccademia4658.blogspot.com



Punto e a capo: il protezionismo non è mai una buona notizia
 
IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA

 

Ciao Sergio,
spero tu stia bene, nonostante le turbolenze mondiali.

In un periodo in cui i venti del protezionismo tornano a soffiare forte, è importante fermarci un momento e chiederci: davvero alzare barriere commerciali aiuta la nostra economia? I dati, le analisi e l’esperienza ci dicono di no. La scelta scellerata di Trump è forse il più grande danno economico autoinflitto nella storia. E questo riguarda anche noi e la presidente Meloni sbaglia a minimizzare.

I dazi – ovvero le tasse imposte sull’importazione di beni dall’estero – vengono spesso presentati come strumenti per proteggere le imprese locali. Ma questa è una visione miope. Le tariffe doganali finiscono per colpire duramente proprio i consumatori, che si ritrovano a pagare di più per beni essenziali come alimentari, automobili e medicinali. E nel lungo periodo, anche le imprese soffrono: aumentano i costi di produzione, si riducono le esportazioni e cresce l’incertezza, scoraggiando investimenti e innovazione.

Il protezionismo penalizza in particolare i Paesi in via di sviluppo. Le restrizioni commerciali su prodotti trasformati impediscono a queste economie di sviluppare un’industria manifatturiera autonoma, costringendole a esportare solo materie prime a basso valore aggiunto. Questo perpetua una forma di neocolonialismo economico, alimenta le disuguaglianze globali e ostacola la crescita sostenibile.

Non solo. I dazi colpiscono anche la salute pubblica: le regole restrittive su brevetti e commercio limitano la diffusione di medicinali a basso costo nei Paesi più poveri. E in un mondo interconnesso, questo ci riguarda tutti.

L’alternativa al protezionismo non è il “libero mercato selvaggio”, ma un sistema multilaterale con regole chiare, inclusive e trasparenti, capace di tutelare sia gli interessi economici che quelli sociali e ambientali.


[Trump mentre annuncia i dazi - 3 aprile 2025]

Nel frattempo, le borse di tutto il mondo stanno risentendo degli annunci dei dazi in un modo che rischia di compromettere i commerci globali e innescare una recessione. Il calo degli indici di borsa dipende da meccanismi di domanda e offerta, che determinano il prezzo a cui sono venduti i titoli. Il prezzo di un determinato titolo scende quando molti vogliono venderlo e in questo momento gli investitori cercano di liberarsi dei titoli delle aziende più legate al commercio con gli Stati Uniti, come le società tecnologiche, di auto e anche delle banche, che rischiano impatti maggiori nel caso di recessione.

Nessuno, fuori dall'amminsitrazione Trump (e a quanto pare il governo Meloni) è contento dei dazi. Governi, imprese e investitori devono capire cosa fare di fronte al rischio sempre più concreto di un commercio internazionale compromesso e di una recessione globale. Anche il presidente della Federal Reserve, la banca centrale statunitense, Jerome Powell ha detto che i dazi rischiano di causare un innalzamento dell'innflazione e un rallentamento della crescita economica degli Stati Uniti.


[Jerome Powell, presidente della Federal Reserve]

L'imposizione dei dazi da parte di Trump è una mianccia significativa, dunque, anche per l'economia italiana, che è così legata alle esportazioni. All'Unione Europea Trump ha imposto dazi del 20% e complessivamente l'Unione è il primo partner commerciale degli Stati Uniti e quindi i paesi membri, tra cui il nostro Paese, hanno molto da perdere. Ma mentre gli altri leader euorpei hanno preso posizioni ferme contro le misure protezionistiche americane, Meloni si limita a dichiarazioni generiche. È preoccupante che, nonostante l'evidente danno che questi dazi infliggeranno alle nostre imprese, il governo non abbia ancora delineato una strategia chiara per proteggere i settori colpiti e per contrastare efficacemente queste politiche ingiuste. L'Italia merita una leadership che difenda con determinazione gli interessi nazionali e che non si limiti a parole vuote di fronte a minacce economiche di tale portata. 

La leadership e l'unità sono importanti soprattutto perché la decisione di introdurre nuovi dazi è di esclusiva competenza europea: i singoli paesi non possono agire in modo autonomo perché l'UE è anche un'unione doganale, questo significa che non solo non ci sono dazi interni, ma che tutti i paesi membri sono sottoposti agli stessi dazi da paesi esterni all'UE. Alla luce di questo, suona particolarmente inopportuno sentire esponenti della maggioranza auspicare a una negoziazione di Meloni con Trump per vantaggi solo italiani, perché evidentemente non hanno capito come funzionano le cose. Oggi su Repubblica, Paolo Gentiloni scrive della risposta che dovrebbe dare l'Unione Europea.)0)

 
A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

Questa settimana in Aula verrà esaminato il decreto per il contrasto all'immigrazione irregolare, la pdl per delegare al governo alcune funzioni della Corte dei conti, in materia di responsabilità amministrativa e di danno erariale, si discuteranno poi le mozioni sul piano del riarmo europeo. Infine, mercoledì verrà in visita il Re Carlo, accompagnato dalla regina Camilla.

Questa domenica mattina 13 aprile alle 10 ci sarà un momento di confronto organizzato da Santo Minniti allo Scalo di Porta Genova, in viale Valenza 2, l'evento si chiama "Chiamiamola coraggio. La politica senza paura"

Come Donne Democratiche abbiamo organizzato un incontro con le sei Rettrici delle Università milanesi, lunedì 14 aprile alle 18.30 al CAM Garibaldi. Come le università influenzano il tessuto urbano? Qual é il loro impatto sulla vita cittadina? Milano è la prima città universitaria italiana, con oltreĺ 211.000 studenti iscritti nei suoi atenei, di cui circa il 30% provenienti da fuori regione e l'11% internazionali. Inoltre con i loro circa 16.000 dipendenti, rappresentano un motore di innovazione e crescita per l'intera area metropolitana.

In questo contesto, il pensiero critico di ricercatori e professori in diverse discipline gioca un ruolo fondamentale nell'evoluzione urbana, influenzando settori chiave come l'architettura, l'ingegneria, le scienze sociali e l'economia. CI si registra qui.​


Sabato invece sarò ospite del primo episodio della nuova produzione di Stazione Radio chiamato "Milano 2070" insieme all'on. Cristina Rossello per parlare del futuro della città, soprattutto per quanto riguarda temi urgenti come la sostenibilità socio - ambientale. La puntata sarà live a Stazione Radio in via Tofane il 12 aprile alle 17.30.

 
A lunedì prossimo, 

 

Lia

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