domenica 21 settembre 2025

Bella forza con la maggioranza assoluta del Parlamento..approva la separazione delle carriera dei Magistrati a cura di CRV-ACR-ONLUS

 



Più di 3 mila uomini, con oltre un migliaio di veicoli e una ventina di aerei. Ma l’impegno militare italiano sul fianco Est della Nato, coordinato dal Comando operativo di vertice interforze (Covi), va anche oltre. Come dimostrato, in attesa della definizione del contributo a «Sentinella Est», dagli interventi anti droni in Polonia e contro i Mig russi in Estonia, dove dopodomani il ministro della Difesa Guido Crosetto farà visita alla base del nostro contingente aereo. E c’è poi la copertura assicurata in caso di necessità dalla Forza di reazione rapida della Nato, con base a Solbiate Olona (Varese), sotto comando italiano, in grado di mobilitare 10 mila uomini e oltre 1.500 mezzi di vario genere per affrontare situazioni di emergenza ed essere di supporto alle unità già presenti sul campo.

Proprio nell’aeroporto di Amari, a pochi chilometri da Tallinn, operano fino a ottobre per la missione Baltic Eagle III, gli F-35A del 32° Stormo di Amendola (quelli coinvolti venerdì con i Mig russi) e del 6° Stormo di Ghedi, che saranno sostituiti dagli Eurofighter Typhoon del 4° Stormo di Grosseto, 36° di Gioia del Colle, 37° di Trapani e 51° di Istrana. La task force comprende batterie di missili Samp/T, una sofisticata contraerea, nonché aerei G550 Caew, stesso modello di quello che ha intercettato i droni in Polonia, e Super King Spydr, per la sorveglianza e la raccolta informazioni. Da 21 anni la Nato è impegnata nella Baltic Air Policing, per la sorveglianza aerea dei Paesi baltici, e l’Aeronautica c’è dall’inizio. 👉 L'articolo di Rinaldo Frignani prosegue nel primo commento


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