Riceviamo e volentieri pubblichiamo!
a cura di Crv. e Acr
Caro Claudio Martelli
Vieni con noi nel Comitato Giuliano Vassalli
Recentemente intervistato dai giornalisti, prima di un dibattito sul riformismo, hai chiaramente condiviso la separazione delle carriere dei magistrati. Non è una novità. Hai infatti ricordato che ci sono aspetti più che condivisibili nella riforma della giustizia: "Sono stato io, molto prima di Berlusconi, a sostenere la necessità della separazione delle carriere e, su questo, era d’accordo anche Giovanni Falcone, il mio più stretto collaboratore al ministero”..."l’esistenza di una organizzazione privata, ovvero l’Anm (Associazione nazionale magistrati), che, nel tempo, si è impadronita del Consiglio superiore della magistratura. Quindi un organo costituzionale, come il Csm, è stato di fatto sequestrato da un’associazione privata”.
Qualche giorno fa in occasione della presentazione del libro sul "Calvario" giudiziario dell'ex sindaco di Lodi, nella sala della Regina di Montecitorio, hai avuto modo di tornare sull'argomento:
"Chi dispone della libertà ma pure della reputazione delle persone ha un potere immenso. Devono agire sempre con prudenza ed equilibrio. Il vero problema è l'Anm, luogo dove si santificano le correnti e si spartiscono cariche e poltrone"
La destra prova ad occupare uno spazio politico lasciato vuoto colpevolmente dalla sinistra, ma non da noi socialisti geneticamente garantisti.
Da quando è venuto meno il socialismo, la sinistra si è smarrita. I socialisti non sono di sinistra, i socialisti sono la sinistra. L’hanno inventata creando tutto ciò che della sinistra ancora conta: il garantismo, la legalità, la solidarietà, lo Stato democratico.
Noi abbiamo scelto di unire i socialisti e i riformisti di altre appartenenze.
Il comitato Giuliano Vassalli difende il principio della separazione delle carriere invocando, il valore del garantismo, come sinonimo di Stato costituzionale di diritto, con buona pace di coloro che nella maggioranza di governo ritengono che le prerogative dello Stato di diritto siano eccessivamente ingombranti, tanto da pregiudicare la crescita del paese. Noi riteniamo che attraverso la separazione delle carriere si afferma una forte cultura della legalità, garantendo il giusto processo, rendendo operative le garanzie processuali previste dalla riforma Vassalli.
Il comitato Giuliano Vassalli è nato proprio per sviluppare una vigorosa azione tendente a garantire la giustizia giusta, nel contesto di istituzioni che non devono essere condizionate da derive autoritarie.
Per conseguire questo obiettivo occorre mobilitare l’opinione pubblica nel promuovere altre riforme della giustizia che hanno a che fare con i diritti umani sempre più spesso disinvoltamente violati proprio da chi si mostra riluttante e spesso inadeguato a risarcisce le vittime degli errori giudiziari: veri e propri fenomeni di giustizia denegata .
Ciò che purtroppo non rientra nell’area del garantismo caro al governo e di cui invece si è tanto occupato Giuliano Vassalli, come giudice costituzionale particolarmente attento all’universo penitenziario .
Il Comitato Giuliano Vassalli insomma avrà tanto da fare dopo il referendum per affrontare le emergenze che caratterizzano l’universo giudiziario a partire da coloro che non hanno Santi in paradiso a cui rivolgersi per ripristinare i diritti violati. Anche perché privi delle risorse economiche necessarie per difendersi efficacemente.
Purtroppo la popolazione dei senza diritti è sempre più numerosa. Di costoro, molti garantisti dell’ultima ora, non si occupano, presi come sono dall’ansia di presidiare la sicurezza, anche in aperta violazione delle leggi nazionali e internazionali. Obiettivi che i garantisti non possono non intestarsi, impegnati come sono a valorizzare la grande lezione che Giuliano Vassalli ci ha consegnato attraverso l’esemplare opera svolta come giudice costituzionale.
Il tuo posto e con noi caro Claudio, con i socialisti, riformatori, libertari, liberali e garantisti per riscattare il mondo del bisogno, il mondo della miseria e del dolore, non sbarrando la strada alle persone che hanno meriti, capacità, talenti. Le priorità che il tuo discorso indicava sono ancora attuali e anzi la loro modernità segnala l'assenza o la pochezza delle proposte successive, la cecità di fronte al malcontento all'origine degli attuali populismi.
Ci piacerebbe averti con noi all'assemblea costituente del comitato Giuliano Vassalli del prossimo 15 dicembre. Siamo certi che vorrai aderire al nostro invito.
Un fraterno abbraccio
Alfredo Venturini