CIELO TERRA E
MARE
Il mare lambisce
la terra
con carezze d'onda
la neve imbianca la sabbia
con lieve candore
nel punto estremo del cuore
tra cielo terra e mare
si incontrano in un soffio di vento
le nostre anime erranti
come in un estasi di sentimento
che dura un attimo di eternità
poi si dissolvono rapite
da una mano d'acqua e sale
che le riporta nel loro infinito mare.
con carezze d'onda
la neve imbianca la sabbia
con lieve candore
nel punto estremo del cuore
tra cielo terra e mare
si incontrano in un soffio di vento
le nostre anime erranti
come in un estasi di sentimento
che dura un attimo di eternità
poi si dissolvono rapite
da una mano d'acqua e sale
che le riporta nel loro infinito mare.
(I.
Z. e acr/crv) http://acraccademia4658.blogspot.it/
http://blog.libero.it/CENTRORICERCHEVA/8695324.html?ssonc=1350428652
I
GENITORI ANTISMOG HANNO VINTO IL RICORSO AL TAR:
ASSESSORE PERCHE’ HA PAURA DELLA VERITA’?
Per l’assessore regionale all’ambiente il TAR delude i
Genitori Antismog…. (!?!)
I cittadini non devono più subire un così basso
livello di intervento dell’amministrazione nell’ambito di un leale confronto
giudiziario su un tema delicato e carico di risvolti dannosi per l’intera
popolazione lombarda. Il comunicato della Regione stravolge la realtà,
attribuisce al Tribunale Amministrativo significati a sostegno dell’attività
regionale completamente inesistenti nella sentenza e riduce un tema grave a
sterile oggetto di polemica.
I FATTI: Nell’agosto 2011 Genitori
Antismog chiede a Regione Lombardia di verificare lo strumento di pianificazione
regionale volto a far rientrare la Regione nei limiti di legge per gli
inquinanti dell’aria.
La risposta è un groviglio di delibere non
aggiornate né coordinate: tutto fuorché un piano dell’aria, ovvero uno strumento
organico di pianificazione, da aggiornare in caso di sua insufficienza,
“mirato alla prevenzione dell’inquinamento atmosferico e alla riduzione
delle emissioni a tutela della salute e dell’ambiente”.
Così a fine 2011, Genitori Antismog propone
ricorso al TAR per ottenere l’accertamento dell’inadempimento della Regione agli
obblighi di pianificazione e la condanna all’adozione in tempi brevi del piano
per l’aria.
Con sentenza 2220/2012 in data 4 settembre
2012 il TAR, superato un intrico processuale di non poco conto, ha in
sostanza accolto la domanda della nostra associazione e rigettato
in toto le eccezioni proposte da Regione Lombardia a propria difesa.
In particolare, nella sentenza, il TAR:
· Riconosce che
Genitori Antismog - nonostante Regione Lombardia abbia dato avvio, durante il
corso del giudizio, al procedimento di programmazione del cd. PRIA (Piano
Regionale degli Interventi per la Qualità dell’Aria) - “ha interesse
ad ottenere una pronuncia che sancisca l’obbligo di concludere detto
procedimento entro determinati termini mediante un provvedimento espresso”
(p. 17).
· Riconosce che
Regione Lombardia ha mancato di adottare il Piano dell’Aria nel termine previsto
dalle norme regionali adottate sin dal 2006 (p. 22).
· Rigetta tutte
le eccezioni proposte dalla Regione (p. 23).
· Riconosce che
se “il contenuto concreto del Piano è connotato da elementi di
discrezionalità, ciò non può precludere al giudice di accertare la sua
attuale mancanza e l’obbligatorietà della sua adozione”(p.23).
· Sottolinea la
mancanza e “la necessità di concludere in tempi brevissimi l’approvazione
del detto PRIA, disciplinato da una legge del 2006 ..i cui contenuti sono
stati già fissati in un documento del 2009, applicandosi in mancanza
misure transitorie elaborate per il quinquennio 2005-2010, ormai scaduto da
tempo”(p. 25). Come dire che il TAR, incidentalmente, sottolinea un
inadempimento ed un ritardo dell’azione amministrativa, che risale nel tempo in
modo inaccettabile.
· Ricorda che
l’obbligo di tempestiva adozione dei piani dell’aria è confermato dalla
giurisprudenza comunitaria e ..in conclusione..
“Accoglie il ricorso e ordina a Regione Lombardia
di provvedere entro il termine di 60 giorni all’elaborazione della proposta di
PRIA e del Rapporto Ambientale e Sintesi tecnica”.
Un ultimo rilievo. Pur essendo
i piani giudiziari penale e amministrativo del tutto difformi e certamente non
comparabili, si deve sottolineare l’anomalia, a fronte dell’implicito
accertamento di un risalente e corposo inadempimento e ritardo regionale in
materia di pianificazione, della richiesta di archiviazione del procedimento
penale intentato avverso il governatore della Lombardia con la motivazione che
“non sarebbe dato ravvisare quali e quanti efficaci provvedimenti avrebbe
potuto adottare …il Presidente della Regione per ridurre il fenomeno del
PM10”…
….FORSE IL PIANO DELL’ARIA CHE MANCA DA ANNI
?
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